Attività da eseguire
Le caratteristiche di blocco (blocking) dei ricevitori wireless (ad esempio; apparecchi mobili o stazioni base) descrivono la capacità del ricevitore di captare il segnale desiderato - il canale di riferimento - in presenza di un segnale interferente. Queste caratteristiche del ricevitore, dette anche rendimento di desensibilizzazione, esercitano una notevole influenza sulla sensibilità del ricevitore e, di conseguenza, sulla copertura di una rete cellulare. Per questo motivo, quasi tutte le norme di collaudo per sistemi wireless (conformità) specificano dei casi di test per verificare le caratteristiche di blocco.
I parametri dei test di blocco dipendono fortemente dallo standard wireless (ad esempio LTE) oggetto del test e dal tipo di apparecchiatura in prova. I principi dei test sono fondamentalmente identici: un generatore di segnali vettoriali fornisce il segnale desiderato richiesto dal ricevitore o ricetrasmettitore sotto test a un certo livello di potenza e a una certa frequenza. Un secondo generatore invia i segnali interferenti specificati, modulati e non (CW), tipicamente a un livello di potenza significativamente maggiore, all’ingresso del ricevitore. Sovente è richiesto anche un terzo generatore a microonde per creare l’interferenza CW ad alta frequenza nell’area fuori banda superiore come specificato nei casi di test.
In genere, il segnale dell’interferente deve coprire un’ampia gamma di frequenza fino a un valore massimo di 12,75 GHz con passi di incremento di entità specificata. Normalmente, la frequenza dell’interferente si suddivide in un’area in banda e in aree fuori banda che variano tra valori molto minori e molto maggiori della banda operativa.
L’impatto del segnale di interferenza sul rendimento del ricevitore viene valutato misurando la velocità effettiva di trasmissione dati o il tasso di errore sul bit/blocco per ciascun singolo incremento di frequenza dell’interferente. In ragione dell’enorme quantità di incrementi di frequenza dell’interferente, questi test sono, in genere, completamente automatizzati. Nell’approccio tradizionale vengono usati fino a tre generatori di segnale per fornire i segnali desiderati e interferenti su un’ampia gamma di frequenza e a elevati livelli di potenza. Ciò rende la configurazione di test particolarmente complessa e dispendiosa in termini di tempo.