R&S®Essentials | Nozioni fondamentali su oscilloscopi digitali e sonde
Comprendere la compensazione delle sonde
Tutti gli oscilloscopi hanno una determinata capacità intrinseca in parallelo con la loro resistenza d’ingresso. Tipicamente, questa capacità è dell’ordine di poche decine di picofarad. Quando si misura in corrente continua, ciò non è un problema. Quando si misura in alternata, invece diventa un fattore critico, perché quando la frequenza aumenta, la capacità d’ingresso inizia ad agire come un filtro passa basso.
Cos’è la compensazione della sonde?
La compensazione della sonde è il processo con il quale si regola la capacità delle sonde per compensare gli effetti della capacità d’ingresso intrinseca dell’oscilloscopio. La corretta compensazione delle sonde è necessaria per garantire la migliore accuratezza o linearità possibile nei risultati di misura.
Perché è necessario compensare una sonda?
Una sonda mal compensata causa due tipi principali di imprecisioni di misura. Il primo è l’ampiezza errata. Confrontando una misura effettuata con una sonda correttamente compensata con misure con una sonda sottocompensata o sovracompensata, si nota una significativa variazione di ampiezza anche a basse frequenze.
La seconda conseguenza di un’errata compensazione della sonda è la distorsione delle forme d’onda, più precisamente i cambiamenti nei tempi di salita e discesa dei segnali a impulsi. È importante ricordare che queste imprecisioni aumentano con l’aumentare della frequenza.
Quando deve essere compensata una sonda?
Le sonde devono essere compensate prima del primo utilizzo o prima di effettuare qualsiasi misura importante. Dal momento che diversi oscilloscopi hanno diverse capacità d’ingresso, una sonda deve essere compensata ogni volta che è spostata su un altro oscilloscopio. Spostarsi tra le porte dello stesso oscilloscopio di solito non crea problemi. Tuttavia, la compensazione di una sonda diventa più importante quanto più alto è il segnale di frequenza.